martedì 15 aprile 2014

RODARI: ricordo del poeta e scrittore per ragazzi



Gianni Rodari nacque a Omegna il 23 ottobre 1920, e morì a Roma il 14 aprile 1980
(34 anni fa ieri!)

E' stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini e ragazzi e tradotto in moltissime lingue. Vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen (edizione 1970), fu uno tra i maggiori interpreti del tema "fantastico" nonché, grazie alla Grammatica della fantasia, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell'arte di inventare storie.




Giovanni Francesco Rodari, detto Gianfranco, ma in arte Gianni Rodari, nacque da Giuseppe Rodari, fornaio che possedeva il negozio in via Mazzini, via principale di Omegna, sposato in seconde nozze con Maddalena Ariocchi, commessa nella bottega paterna.
Da Omegna si trasferì a Gavirate in provincia di Varese, paese natale della madre, a nove anni, con il fratello Cesare (1921-1982).
Si iscrisse alle magistrali. Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate. Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania. Nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, abbandonando però i corsi dopo pochi esami.

Dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 iniziò la carriera giornalistica in Lombardia, dapprima con il giornaletto ciclostilato Cinque punte, poi dirigendo L'Ordine Nuovo. Nel frattempo pubblicò alcune trascrizioni di leggende popolari e dei racconti anche con lo pseudonimo di Francesco Aricocchi.

Il 25 aprile 1953 sposò la modenese Maria Teresa Ferretti, segretaria del Gruppo Parlamentare del Fronte Democratico Popolare (da cui avrà la figlia Paola nel 1957) e il 13 dicembre dello stesso anno fondò Avanguardia, giornale nazionale della FGCI.

Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò anche a numerose altre pubblicazioni: scrisse articoli su quotidiani e periodici; curò libri e rubriche per ragazzi. Tuttavia entrò nell'Albo dei giornalisti solo nel 1957.

Dal 1966 al 1969 Rodari non pubblicò libri, limitandosi a una intensa attività di collaborazioni per quanto riguarda il lavoro con i bambini. È questo un periodo molto duro per lui soprattutto a causa delle sue condizioni fisiche e della gran mole di lavoro.
Nel 1968, stanco di Paese Sera pensò di accettare l'offerta di Giulio Einaudi Editore, che con Editori Riuniti pubblicava allora i suoi libri, e di trasferirsi a Torino, ma aveva da poco traslocato nel quartiere Gianicolense in attesa di andare a vivere in una nuova casa a Manziana, e poiché la moglie lavorava e non volevano creare traumi di trasferimento nella figlia in età scolare, rimase a Roma.

Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen, divenendo l'unico italiano del settore scrittori a riceverlo: un record rimasto tuttora tale.
Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della Fantasia; introduzione all'arte di inventare storie, saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori nonché frutto di anni di lavoro passati a relazionarsi con il campo della "fantastica".

Il 10 aprile 1980 si fece ricoverare in clinica a Roma, per farsi operare alla gamba sinistra, data l'occlusione di una vena; morì quattro giorni dopo, il 14 aprile, per collasso cardiaco. Aveva 59 anni. Le sue spoglie sono sepolte nel Cimitero del Verano, tomba n° 60, reparto 131 (nuovo ampliamento).
Gianni Rodari, scrittore e giornalista famoso per la sua fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni, C'era due volte il barone Lamberto.
profondamente la letteratura per ragazzi. Tra le sue opere maggiori si ricordano

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